DOMENICA 23 APRILE ORE 15:15: UNA VISITA A DUE STRAORDINARIE CHIESE: IL PANTHEON E LA CHIESA DI SANTA MARIA SOPRA MINERVA
Il Pantheon edificato da Agrippa e ricostruito dall’imperatore Adriano è stato per molti secoli l’edificio con la cupola più grande del mondo e lo è ancora oggi , se non si considerano le cupole in cemento.
La struttura circolare, con portico e colonne corinzie, ospita all’apice un oculo di ben 9 metri. Fu eretto in onore di tutti gli dei ed è divenuto nel 609 d. C. chiesa dedicata a Santa Maria ad Martires .
Custodisce al suo interno illustri sepolture di insigni pittori, tra i quali Raffaello Sanzio, Carracci, Barocci e le tombe dei re d’Italia . La perfezione delle sue forme e la ricca profusione di marmi avvolgono in una dimensione insolita e stupenda.
La chiesa di Santa Maria sopra Minerva è fronteggiata dall’Elefantino del Bernini, chiamato dai romani il “Porcin della Minerva”. Deve il suo nome ad un equivoco: l’edificio sorge su un oratorio di VII secolo che a sua volta era stato eretto su quelli che si pensava fossero i resti del tempio dedicato a Minerva Chalcidica. Alla fine del Duecento i Domenicani sostituirono l’oratorio con la chiesa attuale.
La basilica, raro esempio di arte gotica, barocchizzata nei secoli seguenti, custodisce al suo interno magnifici capolavori di altri stili ed epoche: il Cristo risorto di Michelangelo, il monumento dedicato alla Beata Maria Raggi del Bernini, i sepolcri di papa Leone X e papa Clemente VII di Antonio da Sangallo e la tomba del pittore Beato Angelico. Splendida è la Cappella Carafa, magistrale esempio di pittura tardo-quattrocentesca, dipinta dal celebre Filippino Lippi, allievo di Botticelli. Nelle decorazioni delle ricche cappelle barocche si ammirano altri tesori rinascimentali e seicenteschi come le opere di Melazzo da Forlì, di Federico Barocci, di Filippo Raguzzini.
Il fulcro devozionale, sito sotto l’altare maggiore, ospita le spoglie di Santa Caterina da Siena che proprio qui morì durante il suo soggiorno romano .
L’annesso convento è altresì noto per il processo di eresia svoltosi nel 1633 e che vide imputato Galileo Galilei.